IN FORMA

L’attività fisica è la chiave della ripartenza

Il movimento e la lotta alla sedentarietà sono pratiche fondamentali per ogni persona, dai bambini agli anziani

L’attività fisica è la chiave della ripartenza
Pubblicato:
Aggiornato:

L’attività fisica è la chiave della ripartenza. La pandemia di Covid-19 ha scombussolato l’esistenza di ciascuno di noi. Non c’è dubbio che l’ormai tristemente famoso coronavirus abbia attuato un notevole cambiamento degli stili di vita. Proviamo semplicemente a pensare allo smart working: per tanti prima del mese di marzo 2020 era un concetto nemmeno lontanamente preso in considerazione. E ora, a distanza di mesi, il lavoro da casa continua e chissà se e quando finirà. L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo va ad influire anche sulle possibilità di fare attività motoria, ma allo stesso tempo agisce anche sul controllo delle abitudini alimentari e su quelle legate ai bene non necessari, su tutti fumo e alcol.

Attività fisica per la ripartenza

In sostanza questa nuova condizione in cui stiamo vivendo ci impone di prestare un’attenzione particolare al mantenimento di un sano stile di vita: avremmo già dovuto farlo prima del coronavirus, va fatto a maggior ragione ora, cercando di trovare un nuovo equilibrio fra le attività giornaliere. La certezza è una sola, pilastro su cui costruire la quotidianità: l’attività fisica è una preziosa alleata della salute e per ottenere benefici è necessario svolgerla regolarmente. Di seguito alcuni consigli forniti dal Ministero della Salute.

I consigli utili

1- Poco è meglio di niente. Anche con quantità minime di attività fisica (es. 60 minuti a settimana), se si è una persona sedentaria è possibile ottenere benefici per la salute. Quantità superiori a quella minima raccomandata apportano maggiori vantaggi;
2- Muoversi di più e stare meno seduti. Interrompere almeno ogni 30 minuti i periodi nei quali stai in posizione seduta o reclinata, facendo 2-3 minuti di attività, come brevi camminate, piegamenti sulle gambe, alternando la posizione seduta con quella in piedi;
3- Mantenere uno stile di vita attivo. Anche le attività usuali della vita quotidiana, camminare, salire le scale, fare giardinaggio, ridurre l’uso dell’automobile sono semplici azioni che fanno bene alla tua salute e favoriscono l’autonomia e l’indipendenza, soprattutto in età avanzata;

No alla sedentarietà, per tutti

4- Evitare la sedentarietà. I lunghi periodi di sedentarietà rappresentano un fattore di rischio, a prescindere da quanta attività fisica tu pratichi in generale;
5- Movimento, toccasana per le persone obese. Se si è in sovrappeso o obeso, praticare attività fisica apporta numerosi benefici, ma è necessario che venga protratta nel tempo. Meglio esercizi in acqua, ginnastica a terra, pedalate in bicicletta; frazionare l’attività fisica nell’arco della giornata consente di ridurre i livelli di sedentarietà;
6- Attività fisica per la futura mamma. Se si è una donna sedentaria che non ha mai praticato sport la gravidanza può essere uno stimolo per iniziare ad adottare uno stile di vita attivo, in assenza di controindicazioni specifiche, con la consapevolezza dei benefici che arreca alla futura mamma e al nascituro;

Gravidanze e patologie croniche

7- Quale attività in gravidanza. Camminare è un ottimo mezzo per allenarsi senza sforzi eccessivi. Se non ci sono controindicazioni, puoi praticare anche ginnastica dolce, esercizi in acqua, yoga e pilates modificati e adattati alla tua condizione fisica;
8- Attività fisica nei bambini e ragazzi con patologie croniche. Evitare la sedentarietà e poter praticare attività fisica in sicurezza è fondamentale anche per loro: esortare i figli a svolgere attività in base alle loro inclinazioni e desideri personali, a meno di controindicazioni specifiche;

Movimento e disabilità

9- Attività fisica anche nei bambini e adolescenti con disabilità. I bambini e gli adolescenti, con un grado di disabilità che lo consenta, devono svolgere attività fisica secondo i livelli raccomandati per i coetanei, scegliendo con il pediatra il tipo di attività e la frequenza più adatta. Se non possono soddisfare le raccomandazioni devono, comunque, essere incoraggiati ad evitare la sedentarietà e a mantenere uno stile di vita attivo;
10- Attività fisica, non solo nella disabilità fisica. L’attività fisica è necessaria per le persone con disabilità fisica, disabilità neuro-sensoriale, disabilità intellettuale e malattia mentale, che devono evitare la sedentarietà e svolgere una regolare attività fisica, in base alle loro capacità e abilità.

Seguici sui nostri canali