La ricerca medica consente l’aumento dell’aspettativa di vita

Ecco le scoperte che hanno allungato l’esistenza dell’uomo. La ricerca medica consente l’aumento dell’aspettativa di vita

La ricerca medica consente l’aumento dell’aspettativa di vita
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La ricerca medica consente l’aumento dell’aspettativa di vita. Nel campo della salute molte scoperte che oggi diamo per scontate sono state talmente importanti da aver contribuito al miglioramento della qualità della vita e al suo allungamento.

La ricerca medica: la vaccinazione

Edoardo Jenner, ricercatore e medico inglese fece l’osservazione (1798) che i bambini che vivevano nelle fattorie in prossimità di vacche infette da una malattia molto simile al vaiolo, non si ammalavano di vaiolo. Un secolo dopo Louis Pasteur (1881) ne continuò il lavoro di Jenner e dal suo lavoro ebbero origine i primi vaccini: la terapia vaccinica era nata!

L’anestesia

Un dentista di nome Gardner Quincy Colton (1864) ha dato pubblica dimostrazione che il monossido di azoto (N2O), conosciuto anche come «gas esilarante» o protossido di azoto impediva al paziente di percepire dolore. Da allora l’anestesia ha fatto progressi giganteschi e si pratica per via endovenosa o inalatoria. Permette di realizzare interventi pesanti senza che il paziente possa né sentire dolore né ricordare l’atto dell’operazione chirurgica. Oggi è possibile anestetizzare anche solo singole parti del corpo (es. una sola gamba) lasciando il paziente sveglio e cosciente.

L’aspirina

L’aspirina (acido acetilsalicilico) è stata sintetizzata nei laboratori della Bayer dal chimico ebreo tedesco, Arthur Eichengruen (1897). Oggi l’aspirina entra nella composizione di numerosi farmaci antidolorifici, antipiretici (contro la febbre) ed antiinfiammatori. Essa deriva dalla corteccia del salice (da cui il nome salicilico), le cui proprietà erano conosciute fin dal Medioevo.
Grazie ai progressi della chimica e della ricerca medica l’aspirina si è rivelata efficace in numerose condizioni tra le quali la trombosi dovuta all’aggregazione delle piastrine. Questa è conosciuta in Italia col nome di Cardioaspirina.

Gli antibiotici

Gli antibiotici sono sostanze naturali o sintetiche che bloccano la crescita dei batteri o li distruggono. Il primo antibiotico identificato è stato la penicillina scoperta da Alexander Fleming nel 1928, in maniera abbastanza fortuita. Sia Fleming che i ricercatori Florey e Chain ricevettero il premio Nobel.

Il trapianto d’organo

Il primo trapianto di organo risale al 1952. Una madre insistette perché uno dei suoi reni fosse donato a suo figlio. L’operazione ebbe successo ma il rene, dopo qualche mese, fu rigettato e il paziente trapiantato morì. Quest’operazione permise di capire i meccanismi del rigetto e di trovare soluzioni adeguate. Così, due anni più tardi fu effettuato un altro trapianto di rene senza rigetto. Il trapianto aveva funzionato ed aprì la strada al più famoso dei trapianti, quello di cuore effettuato dal chirurgo sudafricano Barnard nel 1967.

La ricerca medica: la trasfusione di sangue

Le prime trasfusioni di sangue risalgono al 1820. James Blundell, medico eminente, tentò molte trasfusioni ma alcuni pazienti morirono e altri no, senza capire il motivo. Fu necessario aspettare la scoperta dei gruppi sanguigni da parte di Karl Landsteiner nel 1900, per capire la compatibilità del fattore Rh tra gruppi sanguigni.

La radiografia

Il fisico Wilhelm Roentgen ricevette il premio Nobel per la scoperta dei raggi X, raggi elettromagnetici emessi ad alta frequenza. Nel 1897 il pediatra e clinico Antoine Béclère creò il primo laboratorio ospedaliero di radiologia. Oggi la tecnica radiografica, applicata all’informatica, è uno degli strumenti indispensabili per diagnosticare le malattie e per operare i traumatismi o effettuare impianti di protesi ortopediche (ginocchio, anca, denti ecc.).

Il DNA

Nel 1953 gli scienziati Watson e Crick ricevettero il premio Nobel per la scoperta della struttura a doppia elica del DNA, scoperta che ha permesso di iniziare le ricerche sulla genetica, scienza che ha contribuito agli enormi progressi nella conoscenza e terapia di numerose malattie dette appunto “genetiche” perché trasmesse tramite i “geni” (DNA) di cui sono costituiti i nostri cromosomi.

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