l'analisi

Natale con prodotti alimentari, libri e giocattoli

Sono le tre categorie più gettonate. Tra i prodotti in maggiore crescita rispetto allo scorso Natale troviamo gli smartphone, protagonisti di un +10%

Natale con prodotti alimentari, libri e giocattoli
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Natale con prodotti alimentari, libri e giocattoli. L’incertezza, la crisi economica, le restrizioni e le tante difficoltà: anche per questo 2021 non sarà un Natale «normale». In ogni caso sarà sempre contrassegnato dai regali, dai doni fatti a parenti e amici, alla famiglia, per cercare di regalare un sorriso e qualche momento spensierato. Tra chi ha deciso di mettere qualcosa sotto l’albero i prodotti alimentari si confermano al primo posto tra i regali (75,2%). Seguiti da libri (55%) e giocattoli (54,4%), categorie tutte in crescita rispetto all’anno scorso. Bene anche i capi di abbigliamento (42%), seppur in leggero calo rispetto al 2020, e le carte regalo (41%). Tra i prodotti in maggiore crescita rispetto allo scorso Natale, si segnalano gli smartphone (+10%).

Natale con prodotti alimentari, libri e giocattoli

Sono i dati più significativi che emergono da un’indagine di Confcommercio. Ma non sono gli unici, perché si evidenzia come i consumi siano stati influenzati dal sentimento di incertezza che ci pervade oggi: più di un regalo su tre quest’anno è stato acquistato in anticipo a novembre, quando la situazione sembrava maggiormente stabile. E’ stato registrato un aumento, dal 23,3% del 2020 al 34,3% del 2021 (+11%). E non è tutto: da quanto risulta pare che il 74% degli italiani effettuerà regali e ciò è un dato in linea con lo scorso anno ma non con il 2019 pre-Covid, quando l’86,9% aveva dichiarato di comprare doni per qualcuno. Torniamo al 2021: il restante 26% non farà acquisti, preferendo risparmiare, evitare incontri per lo scambio dei regali, oppure per via del peggioramento della propria condizione economica.

Questione di budget

Con riferimento al budget stanziato per i regali, aumentano i consumatori che hanno deciso di spendere meno di 300 euro (sono il 97% del campione a fronte del 94,2% dello scorso anno) e diminuisce dal 5,8% al 3% la quota di chi spenderà oltre 300 euro. Risultati che confermano l’attuale clima di incertezza dovuto al perdurare della pandemia e all’aumento dell’inflazione. Infine Internet: dopo il boom dello scorso anno, quest’anno rallenta confermandosi comunque il canale di acquisto principale per i regali di Natale (69%). Seguono la distribuzione organizzata (56,7%), i negozi di vicinato (42,5%), gli outlet e i punti vendita del commercio equo-solidale.

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